Abbiamo notato che di solito, moltissime aziende artigianali e manifatturiere, amano annettere ai propri prodotti “leggende e storie” spesso legate a tempi passati e sopratutto a personaggi famosi ed importanti per la storia delle nostre origini e delle nostre tradizioni .....

Quindi anche noi non vogliamo essere da meno, se non diversificarci almeno nell’inizio della “nostra” storia, infatti non scriveremo.... “Si Narra...” “Si Racconta....” o “Si dice...”

Bensì.....

Ci Piace pensare che .... Napoleone, mentre accompagnava la “sorella” Paolina in lunghe passeggiate, immersi nella rigogliosa e splendida macchia mediterranea che tutt’ora è una perfetta cornice della “nostra” Isola, per raggiungere il luogo ove Paolina amava fare il Bagno nuda e che tutt’oggi porta il suo nome (scoglio della Paolina), quest’ultima, “assillava” costantemente, l’Imperatore, con i Fiori, le piante e gli odori che queste emanavano, così eccezionali da richiedere costantemente fino all’esasperazione all’imperatore stesso, di dare ordine ai “cerusici” di realizzare a qualunque costo un “profumo”. Napoleone sembrava essere molto interessato alle costanti pressioni di Paolina, ma in realtà il suo sguardo, seppure “attento” , ingannava la stessa Paolina, poichè i suoi pensieri che mescolandosi ai suoi ricordi, alla sola parola “profumo” lo riportavano ai soli odori a “Lui” cari e che potè percepire solo all’apice del suo Impero, quando durante le lunghe marce al comando delle sue Armate, dove il sudore degli uomini, si mescolava a quello dei cavalli per poi essere soffocato dai fumi dei cannoni e dalle polveri della Battaglia, dove al termine di quest’ultima al calar del sole quando gli eserciti, rispettosi gli uni degli altri, facevano tacere le “armi” per donarsi reciprocamente e seppure per poco tempo “un piacevole momento di ristoro”, concedendosi ai fuochi degli accampamenti tra musiche, balli e canti, sorseggiando una Birra.

Un attimo dopo al passar fugace di un Cinghiale, Napoleone tornò ad udire ancora le parole della sorella “Paolina” che concludevano “allora che mi dici? darai quest’ordnine? siamo d’accordo!

Napoleone concluse la sua passeggiata rispondendo alla sorella.... “ ...siamo d’accordo, Avrai il tuo profumo solamente quando io avrò la mia Birra

E questo fu il motivo per cui gli abitanti dell’isola, soliti ad ammirare Paolina mentre faceva il Bagno nuda, non la videro più per oltre un mese, perchè quest’ultima si dedicò con le sue dame di corte a reperire tra i campi; i malti ed i luppoli, mentre nei boschi il miele, senza poter evitare tre punture di Api, al fine di realizzare con l’aiuto di alcuni mastri birrai Elbani la Birra di Napoleone, la cui ricetta fu tramandata di padre in figlio sino ai giorni nostri.

Napoleone invece, non rispettò in pieno il patto stretto con la sorella, perchè ancor prima del profumo, diede ordine ai suoi cerusici di realizzare una pomata, che potesse alleviare il dolore e soprattutto, ridurre quei tre “gonfiori” che le punture di Ape avevano causato al fondo schiena di Paolina.

Napoleone, nel frattempo, in quasi dieci mesi, potè assaporare assai più di un calice di quell’ottimo “nettare”, seduto nel giardino della sua residenza “Villa dei Mulini” dove il panorama con quella incomparabile vista dell’orizzonte dove il mare sposa il cielo, gli diede agio e tranquillità, ma una volta terminata la Birra , e con Paolina, la quale non aveva più alcuna intenzione di farsi pungere dalle Api, egli fu preso dallo sconforto ed iniziò a progettare i fatti che di lì a poco lo portarono a Waterloo, dove il Duca di Wellington a Napoleone ormai vinto fece una sola domanda, “ Perchè siete fuggito dall’Isola d’Elba ?”, Napoleone senza alcun indugio e con voce fiera rispose: “Je demande que vous faites, j'avais fini ma bière” (che domanda mi state facendo? Avevo finito la mia Birra).

Tre Api, è il nome con cui tutt’oggi è chiamata quella “nostra” birra, calda nel colore e generosa nel sapore, ma che racchiude in se un grande dilemma, ossia, se il nome gli fu dato grazie agli ingredienti con cui fu realizzata, oppure dal numero delle api che punsero Paolina.

Fiduciosi che la nostra storia sia stata di gradimento, come auspichiamo lo sia altrettanto la Nostra Birra, con la speranza che diventi “Leggenda”

A mio nome e dei miei collaboratori Birrai, Vi ringrazio sentitamente.

Marcello Anastasi

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Birra Napoleon, Sicuramente la nostra Birra con la nostra microbirreria è una tra le Tante, ma come ”tutte” con una  storia e tradizione nell’arte di fabbricare la birra.

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